«La terra inesplorata delle donne» a cura di Sara Durantini
Fra una settimana, a Roma!
Un modo per salire si trova sempre, così si intitola il racconto a mia firma contenuto nell’antologia ideata e curata da Sara Durantini, che ringrazio per avermi invitata a far parte di questo progetto (da pagina 55 a pagina 60).
La terra inesplorata delle donne (Dalia edizioni, Terni) – in uscita l’8 marzo, giorno della presentazione a Roma (vedi sotto) – è di fatto una raccolta di più voci, ma categoricamente tutte di autori donne (sì a qualcuno piace dire autrici, ma io ogni tanto sono tra gli altri), tredici per essere precisi (e che porti bene per una volta).
Chi segue questo sito, o un poco mi conosce, sa bene che il tema «al femminile» non è qualcosa che mi corrisponda. Non amo certa retorica, non mi ci riconosco, non sono una femminista, sono un’umanista, come dico spesso. E come tale riconosco la realtà dei fatti, nel bene e nel male al di là dei generi. Non amo i vittimismi. Stimo la ribellione.
Quando Sara mi scrisse chiedendomi se fossi interessata a partecipare in un’antologia «al femminile» le spiegai quanto mi rendeva ostile la definizione. A sua volta mi rispose che in realtà il tema era in un certo modo libero da questa inclinazione. E che di «femminile» c’erano il genere degli autori e quello dei beneficiari di parte dei ricavi.
Il mio testo ha invero poco di femminile. Continuo a non essere convinta del titolo che gli ho dato e che invece forse avrei preferito essere: «Io, me scimmia». Resta in ogni caso forse uno dei primi che scrivo in cui mi rispecchio. Sono, insomma, molto affezionata a questo racconto (tanto quasi quanto mi sto affezionando a quello nuovo in corso d’opera).
Ci tengo a dirlo, per la stranezza della circostanza: che io «non-femminista» possa ritrovarmi in un racconto raccolto in un’antologia «al femminile» ha quantomeno qualcosa di bizzarro e per questo a maggior ragione anche qualcosa che mi interessa. Soprattutto per il fatto che non è la prima volta che mi capita…
Mercoledì 8 marzo avrà luogo una presentazione in anteprima nazionale presso Lettere Caffè in via di San Francesco a Ripa, 100/101 – Trastevere (Roma) a partire dalle ore 18.00. Io non potrò essere presente dal vivo ma, con altre compagne di antologia, sarò probabilmente in diretta online.
I nomi delle colleghe di penna son presto elencati: oltre a me e a Sara, si trovano i racconti di: Cettina Caliò – Ilaria Palomba – Gisella Blanco – Patrizia D’Antonio – Antonietta Gnerre – Emma Saponaro – Raffaella Gambardella – Elisa Ruotolo – Antonella Rizzo – Sabrina Caregnato – Luigia Sorrentino – Elisa Longo.
L’antologia è in prenotazione presso la casa editrice e sui maggiori store online; credo possa già essere prenotabile anche attraverso le librerie.
Il progetto ha, tra l’altro, lo scopo di devolvere parte dei ricavi all’«Associazione Difesa donne: noi ci siamo» di Milano.