Terra e verità

«Un visibile narrare» – A

«Un buon racconto è letterale come è letterale il disegno di un bambino»


È uscito oggi su “Azione” un articoletto che ho scritto prendendo spunto dal libro Nel territorio del diavolo – Sul mistero di scrivere di Flannery O’Connor.
La versione integrale del testo – per chi desidera leggerlo ma non ha accesso al cartaceo – si trova scrollando verso il basso oppure online (non richiede iscrizioni perché è un settimanale d’approfondimento gratuito) a questo indirizzo.

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La parabola della nascita di una comunità

«Cattedrale» di Raymond Carver (il singolo racconto)

La cripta romanica della chiesa San Vittore di Muralto.

È capitato che con un’amica – aggiungo di penna, ma non solo – abbiamo letto ad alta voce un racconto. E lo rifaremo con altri. È una sua idea. Una bella idea. Un’idea utile. Un modo diverso e molto concreto di ragionare sulla scrittura. Mi ha proposto un racconto di Raymond Carver che si intitola «Cattedrale». Lo so, è tra i più conosciuti. Lo avevo già sentito citare a più riprese, persino io, eppure non l’avevo ancora mai letto. 😊 E con il senno di poi, credo sia il racconto perfetto per avviare un’esperienza come questa: questione di incontri e condivisioni.

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Tra pavoni e grazia divina

«Nel territorio del diavolo – Sul mistero di scrivere» di Flannery O’Connor

L’articolo principale, apparso su «Azione», si trova QUI.

Segue un approfondimento più personale.

I PAVONI
Alla fine ho capito. Ed è stato molto bello capire. Quasi un filino “magico”, passatemela, via. Parlo del significato dei pavoni protagonisti del primo capitolo del saggio “Nel territorio del diavolo – Sul mistero di scrivere” di Flannery O’Connor (Minimum Fax), al quale ho dedicato questi ultimi tre mesetti; volevo leggerlo senza fretta. È una raccolta di riflessioni e trascrizioni di incontri sul tema della scrittura tenuti dall’autrice negli anni Cinquanta-Sessanta.

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