Si torna a Cento per parlare di Kathmandu e non solo

Appuntamento per SABATO 29 aprile 2023 a partire dalle 16:00, nella Sala Zarri di Palazzo del Governatore a Cento (Ferrara).

A vent’anni dalla stesura del mio primissimo romanzo (scritto per primo, nel 2003, anche se pubblicato per secondo, nel 2006), torno a parlarne a Cento. Il titolo è: Un caffè a Kathmandu.

Sarà l’occasione per tornare in Nepal, nei ricordi, ripensando ai primi passi di Apeiron, ma – a distanza di tanti anni (e da mie precedenti presentazioni, di tanto tempo fa, proprio a Cento), – dicevo, sarà pure l’occasione per ripercorrere le tappe della mia scrittura, da quell’esordio a oggi. Non mancherò di spendere infatti qualche parola anche in merito al Breve trattato sui picchiatori nella Svizzera italiana degli anni Ottanta, e, se andrà come deve, verrà letto il mio ultimo racconto, Un modo per salire si trova sempre pubblicato nell’antologia La terra inesplorata delle donne, uscita da poco. E magari, perché no?, parlerò anche di Tutti scrittori! Come difendersi dai corsi di scrittura creativa

Intanto ringrazio l’energica e vulcanica Paola Nicoli e Petra Crociati di Apeiron.

A volo di merlo sulla città del pardo

Pubblico qui di seguito il testo scritto da me per la serie “Una città, uno scrittore” del Corriere del Ticino.

(Manuela Mazzi, La Domenica, CdT,  26.3.23)

Locarno invetriata. Il cristallo zigrinato si mostra come un quadro appeso alla parete sul retro del Kursaal; il nostro Kursaal, negli anni manomesso e ormai ritenuto indegno di protezione, ma in ogni tempo molto amato dai locarnesi che pure ne difendono le considerevoli aggiunte posticce; il nostro Kursaal, l’unico edificio incastonato tra i due parchi storici: il Pioda, con la Bagnante del Rossi – il Remo – a lavarsi i piedi più che le mani; e il Rusca con il suo stanco toro, sempre del Rossi, simbolo dei borghesi locali, ormai messo in ginocchio dalle cavalcate fotografiche dei numerosi passanti.

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Io, me scimmia

«La terra inesplorata delle donne» a cura di Sara Durantini

Fra una settimana, a Roma!

Un modo per salire si trova sempre, così si intitola il racconto a mia firma contenuto nell’antologia ideata e curata da Sara Durantini, che ringrazio per avermi invitata a far parte di questo progetto (da pagina 55 a pagina 60).

La terra inesplorata delle donne (Dalia edizioni, Terni) – in uscita l’8 marzo, giorno della presentazione a Roma (vedi sotto) – è di fatto una raccolta di più voci, ma categoricamente tutte di autori donne (sì a qualcuno piace dire autrici, ma io ogni tanto sono tra gli altri), tredici per essere precisi (e che porti bene per una volta).

Chi segue questo sito, o un poco mi conosce, sa bene che il tema «al femminile» non è qualcosa che mi corrisponda. Non amo certa retorica, non mi ci riconosco, non sono una femminista, sono un’umanista, come dico spesso. E come tale riconosco la realtà dei fatti, nel bene e nel male al di là dei generi. Non amo i vittimismi. Stimo la ribellione.

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La strenna: «Baci» per Natale

Dopo aver esordito, il 14 dicembre 2020, con la raccolta «Cene di Natale», la Pandemica Pseudoedizioni – che ha per scopo la pubblicazione in pdf dei racconti di una ventina di autori che si sono riuniti in tempo pandemico per tenersi allegri, scrivere, e «contagiare» tutti con letture diversificate e GRATUITE – esce oggi, alla viglia di Natale del 2021 con una nuova raccolta in tema di «Baci».

Una strenna natalizia che siamo contenti di regalare a chiunque sotto Natale abbia voglia di trascorrere un po’ di tempo in compagnia di un libro, anche se questo è per ovvi motivi in formato pdf.

Per poter ottenere il regalo basta cliccare sulla copertina oppure su download.

Tra i racconti, che sono tutti brevi brevi (di circa quattro pagine l’uno) si trova anche il mio, da pagina 23: «Non baciarmi, se mi ami» .

BUON NATALE e BUONA LETTURA.

NB: Il progetto è di Filippo Tuena e Cristina-Viola, che ringrazio.

Il fumo era grigio

È uscito a dicembre il numero 1 della rivista «Paper Club 1978» sul tema «Woman Celebration» per la casa editrice «AI magazine books» di Christina Magnanelli Weitensfelder, a cura di Marco Candida (che ringrazio per avermi coinvolta nel progetto).

Tra i racconti che vi compaiono, anche il mio testo che si intitola Il fumo era grigio.

(Le altre firme sono: Cynthia Collu; Eva Clesis; Elisa Eliselle Guidelli; Dunia Elfarouk; Sara Durantini; Paolo Galli; Andrea Malabaila; Marino Magliani; Paolo Ciampi; Danilo Arona; Angelo Marenzana)

Il mio racconto vuole celebrare la forza di una donna (una per tutte) che supera il proprio passato pur senza poterlo dimenticare, anzi, raccogliendolo e affrontandolo come si possono affrontare i fantasmi che ci restano attaccati addosso: con accoglienza e consapevolezza.

Questo l’incipit del racconto Il fumo era grigio:

«A venti ero ancora vergine. Sarebbe stato l’ultimo anno, anche se ancora non lo sapevo. I venti non sono come i diciotto. A diciotto una pensa cambi tutto e non cambia niente. A venti una pensa non cambi niente, e poi ci resti fregata, ché ti cambia tutto. I miei venti sono durati un anno, poi sono diventati quarantatré. Poi sette e il mondo si è risolto capovolgendosi. (...)»

(...Continua sulla rivista)