Tra i libri che ho amato di più…

«Il mondo vivente» di Giulio Mozzi

È tanto tanto tanto bello. Tra i libri che ho amato di più leggere. Ci ho ragionato molto su “Il mondo vivente” (GiallaOro – PordenoneLegge / LietoColle) di Giulio Mozzi, ci ho pensato come al libro di un autore sia come al libro di un amico (se posso permettermi di dire una cosa privata in pubblico). Libro che non contiene finzione. È memoria. È storia personale. Mi ha ricordato quello che pensai all’inizio con “Parole private dette in pubblico” ma da dentro casa, e non solo come “conversazioni sullo scrivere”. Mi sono chiesta perché “scoprirsi” tanto? E il perché era tutto lì nell’opera: c’è l’uomo ma anche lo scrittore e dunque è diritto di tutti, anche non sentire o sentire quello che gli andrà di sentire. Che ce n’è di roba da sentire.

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Un libro utile

«La mia dislessia – Ricordi di un premio Pulizer che non sapeva né leggere né scrivere» di Philip Schultz

È un libro utile per comprendere un po’ i meccanismi mentali di chi ha disturbi d’apprendimento, come la dislessia. Ho finito di leggere il libro “La mia dislessia – Ricordi di un premio Pulizer che non sapeva né leggere né scrivere” di Philip Schultz.
Non so quanti lo potrebbero apprezzare alla pari di quanto lo abbia apprezzato io; un dislessico non può fare a meno di riconoscercisi. Anche se per quel che mi riguarda alla fine mi è venuto da pensare: “Ma quanta rabbia ha ancora in corpo quest’uomo?”

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