«Il culto dei morti nell’Italia contemporanea» di Giulio Mozzi

Ho letto questo libro. E mi è piaciuto parecchio: l’ho trovato talmente limpido, penetrante, rispettoso della morte e della vita, e poetico e provocatorio d’apparirmi come un concentrato di dolore e rinascita e di trasformazione e ribaltamenti, con qualche bella stoccata ironica.
Ho trovato frastornante la terza parte, soprattutto alcuni testi, o meglio quasi tutti: in primis il pezzo intitolato «Uccisioni rituali di animali, e altri riti».