Quanto paesaggio…

«Il deserto dei tartari» di Dino Buzzati

Se nelle mille pagine dei Fratelli Karamazov di Dostoevskij ho trovato molti personaggi così ben caratterizzati da mettere in ombra persino quel paio di luoghi descritti, ne «Il deserto dei tartari» di Dino Buzzati, ricordo praticamente un solo personaggio e la sua vita perfettamente rappresentata nell’apatico paesaggio raccontato in tutti i modi possibili, nonostante la sua apparente (ma neanche tanto apparente) immobilità. Quello che mi ha colpito, in fondo, è il gioco frustrante messo in atto: laddove le relazioni “dovrebbero” modificare una situazione, qui, ogni relazione – e iniziano tutte con un buon proposito – alla fine rimette sempre il pallone al centro; non si arriva mai nemmeno davanti alla porta, figuriamoci fare gol; la situazione non viene mai modificata, o quasi mai…

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