«Nulla di ordinario» di Michal Rusinek

Non poteva capitarmi in un momento migliore. Leggere durante la settimana di Natale e in montagna il libro di Michal Rusinek dà un senso più rotondo alle narrazioni in esso contenute, perché ci si sente molto più moderate alla maniera della Wislawa che non goliardici come quelli che amano i veglioni di Capodanno. E non poteva capitare in un momento come questo, dove gente del mondo della scrittura si sta scannando con bassezze senza dignità, per comprendere che esistono altri modi di affrontare la vita e la propria arte. Altri toni. Altre dimensioni. Con il più alto sentimento dignitoso: l’umiltà. Prima di tutto. Questo è “Nulla di ordinario”. (Anche se mi sa che ci sia più di me che del libro in questa notarella; Sorry)